Menem, governatore della piccola e modesta provincia di La Rioja, in Argentina, si imbarca in un tour nazionale con un gruppo di devoti seguaci, determinato a conquistare gli elettori e a realizzare l'ambizione di una vita: diventare presidente.

Menem cerca di formare il suo gabinetto, incontrando uomini d'affari e lobbisti di tutta la nazione. Con tante promesse fatte, diventa impossibile per lui soddisfare tutti.

Menem mira a privatizzare le aziende statali per rimpinguare le esauste casse dello Stato. Per raggiungere questo obiettivo cerca nuovi alleati, come María Julia Alsogaray, figlia di un importante politico liberale, che è affascinata dal suo carisma.

Amira Yoma viene coinvolta in un'operazione internazionale di riciclaggio di denaro. Per placare media e magistratura, Menem sacrifica uno dei suoi.

Il presidente ritiene che la riforma costituzionale sia essenziale per la sua rielezione ed è convinto di poter negoziare efficacemente con l'opposizione. L'isolamento e la paranoia cominciano però a minare la sua determinazione.

Un'esplosione all'AMIA provoca 85 morti e molti feriti. L'indagine di Migue sulla corruzione ad alto livello si approfondisce, portando a uno scontro tra Ayala e Olegario. Olegario fa i conti con la corruzione che lo circonda.