Ernesto
Trieste, 1911. Ernesto, sedicenne, vive con la madre nella casa amministrata dagli zii suoi tutori. Ebreo e socialista indifferente, il ragazzo si mette a lavorare presso un commerciante all'ingrosso. Qui conosce un giovane facchino che lo inizia ai piaceri omosessuali. Licenziato, Ernesto riprende gli studi di violino e, durante un concerto, conosce un ricchissimo coetaneo ebreo.