Dopamina

Controlli WhatsApp tutto il giorno e non puoi farne a meno, perché la più nota delle app di messaggistica è stata progettata per far sentire le persone più disinibite e incoraggiare a condividere sempre di più grazie ai... GRUPPI. L'obiettivo? Trasferire una montagna di dati di connessione, preziosi per la società-madre Meta (alias, Mr Zuckerberg).

Amazon è irresistibile: la celebre piattaforma di e-commerce, fondata da Jeff Bezos, per mezzo della sua offerta 'Prime', esercita un "condizionamento operante". Quanto più velocemente arriva il pacco, tanto più innescherà un meccanismo nel cervello che porterà l'individuo a consumare sempre di più.

LinkedIn è un social network professionale basato sul principio del confronto sociale, che spinge ineluttabilmente a paragonare la propria carriera con quella dei nostri contatti. Più vi connettete all'app, più sarete incoraggiati ad alimentare la piattaforma con contenuti gratuiti, consentendo alla piattaforma di raccogliere dati utili sul mondo del lavoro.

Si potrebbero passare ore ed ore sul social cinese TikTok, "schiavizzati" dalla tecnica della ripetizione: loop musicali con motivetti preconfezionati attivano i neuroni-specchio, incoraggiandoci a postare video e a partecipare a sfide, rendendoci (inconsapevolmente) degli influencer.

Anche tu passi intere serate a cercare la "perla rara" su Vinted? Quest'app per il "ricircolo" di vestiti e accessori usati fa di tutto per trasformarci in shopper compulsivi, sfruttando le nostre debolezze da 'oniomaniaci' e basandosi sul modello del 'consumatore-mercante', che ci spinge a comprare senza sosta... Non prima, però, di averci spinto a vendere!

Ormai non riusciamo più a mettere in moto la nostra auto, senza aver prima attivato il percorso su Waze: l'app è in grado di condizionare il nostro orologio biologico, dandoci l'illusione di arrivare più velocemente a destinazione. E soprattutto, permette a Google (sua società-madre) di acquisire sempre più dati preziosi sulla nostra mobilità.