Il commissario Cattani prende il posto di un collega assassinato in Sicilia dal boss Cirinnà, malavitoso e trafficante di droga. Le indagini lo conducono a Titti Pecci, legata al boss, con la quale stringe rapporti per raccogliere prove: una vicinanza che metterà a dura prova il già compromesso matrimonio del commissario.

Proseguono le indagini del commissario Cattani sulla morte del suo vice Leo De Maria, ucciso a colpi di pistola in un bar per via delle confidenze ricevute da un boss. Le ricerche lo portano in carcere, dove il commissario interroga il detenuto che De Maria aveva interrogato poco prima di morire.

Else, la moglie del commissario Cattani, lo tradisce, mentre il commissario si è innamorato di Titti Pecci: i due decidono di separarsi, ma la figlia decide di restare in Sicilia assieme al padre. Nel frattempo, Titti si redime, decide di disintossicarsi e confessa al commissario di aver assistito all'omicidio della madre e del vecchio commissario per mano del boss Cirinnà.

Le indagini del commissario Cattani si fanno sempre più complicate man mano che riesce a scavare più in profondità. Ormai è evidente il coinvolgimento dei boss della malavita coi poteri politici e il muro di omertà contro il quale il commissario si scontra è sempre più difficile da valicare.

Corrado Cattani ha convinto definitivamente Titti a chiudere con la droga. La figlia Paola viene misteriosamente rapita e, ovviamente, il primo luogo in cui indagare è l'ambiente sordido della malavita. La strada per la risoluzione è sempre più impervia.

Cirinnà, dopo aver fatto rapire Paola, la figlia del commissario Cattani, la rilascia, ma questa rimarrà a lungo in stato di shock. Titti Pecci, che aveva deciso di chiudere definitivamente con la droga, si suicida dopo un tracollo nervoso. Cattani, nel frattempo, subisce due attentati da parte della mafia.