Targets
Insieme a Quarto Potere, di Orson Welles, e a Strade Violente, di John Singleton, Bersagli, del regista Peter Bogdanovich, è tra le più impressionanti opere prime mai realizzate. Quando Roger Corman, il mentore cinematografico di Bogdanovich, suggerì al giovane di fare il suo debutto alla regia, si offrì di "donargli" 20 minuti del material girato per The Terror e i servigi di Boris Karloff, che doveva a Corman due giorni di lavoro (al costo di 22.000 dollari). Karloff fu così tanto colpito dall’entusiasmo del 29enne Bogdanovich da accettare di lavorare altri due giorni al salario minimo sindacale. La sceneggiatura, opera di Bogdanovich e di Polly Platt, all’epoca sua moglie, fu ispirata ai colpi sparati nel 1966 dalla Texas Tower dal cecchino Charles Whitman. Karloff, nei panni di Byron Orlock, interpreta più o meno se stesso: un’anziana star del cinema horror che recita ormai nel film da drive-in. Diversamente dallo stakanovista Karloff, Orlock vuole andare in pensione dato che i suoi film sembrano poco consistenti alla luce dei veri orrori che si verificano ogni giorno nella vita reale. Mentre Bogdanovich, che interpreta Sammy Michaels, un giovane regista alla ricerca del successo, cerca di convincere in ogni modo Orlock a girare un ultimo film, l’attenzione si sposta sul veterano del Vietnam Bobby Thompson (Tim O'Kelly). Sebbene sia amabile e dall’aspetto comune, Bobby sembra nutrire un fascino morboso per le armi, specialmente verso i fucili potenti. Poi, una mattina, Bobby improvvisamente spara e uccide sua moglie, sua madre e uno sfortunato fattorino. Lascia quindi un biglietto confessando il crimine e scrivendo che, nonostante si aspetti di essere catturato, saranno molti altri a morire prima della fine della giornata. Da questo punto in poi, il film si alterna tra il bagno di sangue operato da Bobby (che, posizionatosi su una cisterna di carburante, spara con freddezza agli automobilisti che percorrono l’autostrada) ai lamentosi preparativi di Orlock che deve fare un’apparizione presso il locale drive-in. Inevitabilmente, anche Bobby arriva al drive-in, si nasconde dietro l’enorme schermo e spara agli spettatori non appena prendono posto nelle loro auto per vedere l’ultimo film di Byron Orlock (intitolato The Terror, nel quale ha recitato anche Karloff). Una volta capita la situazione, scoppia il panico e si arriva al confronto finale tra il fuggitivo Bobby e lo sconcertato Orlock. ("Era questo quello che temevo?" Orlock esclama addolorato quando Bobby si accovaccia ai suoi piedi.) La tensione non abbandona mai lo spettatore nei 90 minuti di Bersagli. Il film fu accantonato dal suo distributore, la Paramount Pictures, incerta sull’opportunità di far uscire un film su di un cecchino a cavallo tra gli omicidi di King e Kennedy. Soltanto la sua proiezione presso i college universitari e le società cinefile permise a Bersagli di guadagnarsi la sua meritata reputazione. Sebbene Bersagli non sia tecnicamente stato l’ultimo film di Boris Karloff, rappresenta l’addio al cinema di questo gigante del grande schermo.
Con Boris Karloff, Tim O'Kelly, Nancy Hsueh
Regista Peter Bogdanovich