“Butterfly” è la storia intima di una ragazza che in soli otto minuti vede crollare tutti i suoi sogni. Fin dall’età di quindici anni, Irma, mette tutta sé stessa nel pugilato, niente amici, scuola e famiglia. Tre anni dopo raggiunge, piena di speranza e fiducia, le tanto agognate Olimpiadi di Rio ma, inaspettatamente, viene sconfitta dalla più matura atleta francese. La ragazza, in mondovisione, scoppia in lacrime. Il ritorno a Torre Annunziata è traumatico, Irma mostra tutta la sua fragilità, tra smarrimento e senso di colpa. Al contempo le tensioni ed i problemi familiari si fanno sempre più evidenti. Mentre la ragazza fatica a ritrovare sé stessa, una nuova opportunità la costringerà a decidere chi è veramente. Quella a cui si assiste è la storia di un'adolescente che, come tante altre, è in cerca della propria strada. Un film di formazione che trova la sua forza in un’ avvincente arco narrativo, nella presenza magnetica di Irma e in una forma filmica ibrida che partendo da un assetto documentaristico ci proietta in una dimensione strettamente cinematografica che colloca “Butterfly” all’altezza dei migliori film di finzione.