David Hyde Pierce

Alicia e Prady sono in dirittura finale. Per rispondere ad un affondo di Prady su Peter, Alicia affonderà a sua volta, scatenando le ire di Eli nei confronti di Johnny. Lo studio segue una causa di Finn contro il signor Fife, colpevole d’aver progettato una pistola tre-D che ha ferito, paralizzandolo, il cliente di Finn. La puntata finisce con il tanto atteso bacio fra Alicia e Johnny.

Finn è alla ricerca di prove per incastrare Cary, ma Kalinda lo batte sul tempo e trova Trey, il quale decide di scagionare Cary e incastrare Bishop. Scopriamo le vere carte di Castro, il quale ammette di non voler scagionare Cary. Finn si dimette dalla Procura. Nel frattempo Alicia si relaziona con Frank Prady, un giornalista televisivo che, si scoprirà, ha intenzione di candidarsi.

Siamo al processo. Tutto rema contro e alla fine Cary si trova costretto a patteggiare e a dichiararsi colpevole. Alicia deve combattere contro una strumentalizzazione: un biglietto scherzoso scritto mesi prima in cui minacciava di morte un insegnante di Grace viene reso pubblico. In politica tutto fa brodo.

L’FBI tenta di convincere Cary a tradire Bishop facendogli sentire un’intercettazione nella quale Bishop lo minaccia di morte. Ma la presenza di Lana irrita Cary, il quale se ne va senza collaborare. Alicia e Prady fanno una specie di patto: correre lealmente, senza usare “fango”, ma hanno fatto i conti senza i rispettivi entourage.

Siamo allo scontro frontale: il dibattito in diretta televisiva fra Alicia e Prady. Dibattito offuscato da un evento che mette in subbuglio la città: il verdetto di non colpevolezza emanato nei confronti di due poliziotti processati per aver ucciso Cole Willis, una afro-americano padre di due bambini. Verdetto che rischia di far scoppiare una sommossa popolare.