Tokyo Ravens
Nel corso della guerra del Pacifico appare un onmyōji capace di risollevare l'arte dell'Onmyōdō. Il suo nome è Yakō Tsuchimikado, un visionario dal genio indiscusso che di lì a poco sarebbe diventato il padre dell'Onmyōdō moderno. Figura chiave dell'Esercito Imperiale Giapponese, Yakō, forte della sua agenzia Onmyo, procura numerose vittorie militari al suo paese, ottenendo sempre più fama e seguaci. Tuttavia il genio dell'uomo non si pone limiti, tanto che decide di sperimentare su se stesso un rituale di reincarnazione, provocando un incidente talmente grave da far perdere la guerra al Giappone. Yakō stesso scompare e ben presto iniziano a circolare voci e teorie generate dalla divinazione, secondo le quali si sarebbe reincarnato mezzo secolo più tardi nel prossimo capo degli Tsuchimikado ed avrebbe condotto gli onmyōji a una nuova era. Trascorrono gli anni e il ritorno di Yakō sembra essere ormai incombente. I suoi seguaci, convinti del successo del suo rituale, hanno intenzione di risvegliarlo, ragion per cui sono alla continua ricerca dell'individuo in cui si dovrebbe essere reincarnato. Il loro obiettivo è l'erede degli Tsuchimikado, che scoprono essere Natsume, la figlia della famiglia principale del clan. Harutora Tsuchimikado, figlio di un ramo secondario del clan, cresce insieme a Natsume e stringe una forte amicizia con lei, tanto da averle promesso da piccolo che un giorno sarebbe diventato il suo shikigami e l'avrebbe protetta in qualità di suo famiglio. Nel frattempo però, pur essendo nato in una famiglia di onmyōji, continua a non mostrare alcun segno di poteri magici, ecco perché si vede costretto ad intraprendere una vita del tutto normale, ben diversa da quella di Natsume, in compagnia dei suoi due amici, Tōji e Hokuto. Durante le vacanze estive, però, la cugina torna al paese di campagna, e una serie di eventi inizia a sconvolgere la vita di entrambi.
