Un Simbolo, una Causa

Un cerchio con tre rami che si intersecano è l'emblematico pittogramma del movimento hippie, trasposizione dello slogan "Peace and love", destinato a diventare uno dei più famosi simboli al mondo. Ma che dire del suo inventore, l'attivista pacifista e graphic designer Gerald Holtom, rimasto per decenni nell'ombra?

La canzone "Over the Rainbow", pensata per l'attrice Judy Garland nel film "Il mago di Oz" (1939), diventerà l'inno della comunità gay americana negli anni 1970. Infatti, alla fine dello stesso decennio, l'artista e attivista Gilbert Baker concepì la bandiera arcobaleno, diventata simbolo inconfondibile della comunità LGBT.

I Giochi Olimpici in Messico del 1968 furono marchiati a fuoco da un'immagine mediaticamente potentissima: quella di Tommie Smith e John Carlos, due atleti afroamericani che sollevarono il pugno, in segno di protesta, contro l'oppressione della comunità nera negli Stati Uniti. Più di cinquant'anni dopo, il gesto del pugno alzato è stato ripreso dal movimento Black Lives Matter.

Esibito per la prima volta in occasione del grande concerto del 20 aprile 1992, in memoria del compianto leader dei Queen Freddy Mercury (morto di AIDS pochi mesi prima), il nastro rosso diventerà un simbolo internazionale di solidarietà alle vittime del virus dell'HIV, e un appello alla tolleranza.

Il collettivo "Anonymous" deve la sua reputazione ai suoi clamorosi atti di disobbedienza civile, ma qual è la vera storia delle maschere accigliate indossate dai suoi attivisti, rese popolarissime dal film "V per Vendetta" (2006), e ormai divenute simbolo ad ampio raggio della protesta nei confronti di regimi autoritari e multinazionali?