Universitas Tenebrarum

Primo giorno dell'anno accademico. La portineria è attaccata da uno sciame urlante di matricole inferocite. Lontane dal frastuono la Marzadori e la Bernardi malignano sul nuovo libro del vecchio prof. Selva-Calboni. Ma ai piani alti il Magnifico ha ben altre preoccupazioni...

L'anno accademico e la scalata della classifica richiedono grossi sforzi al rassegnato Prof. D'Ambrosio e al tronfio prof. Ferrari. Selva-Calboni nemmeno in bagno è al riparo dalle petulanti e assurde richieste degli studenti: quanto vorrebbe andare in pensione!

D'Ambrosio, durante un suo esame, soccombe davanti a una studentessa che con giri di parole riesce ad evitare le domande e a passare comunque l'esame. Ma è anche periodo di tesi, e troppo tardi la Marzadori e la Bernardi si accorgono che una studentessa ha plagiato la tesi: si annunciano guai.

Una ricercatrice scopre una cosa terribile: un professore è morto da giorni e nessuno se n'è accorto. I due portinai, Armando e Jerry sono costretti a trovare una soluzione. Ferrari a lezione si sporca la lingua di inchiostro blu sfogliando un antico volume. L'ipocondria lo assale. Ferrari, rifugiatosi nel bagno, si vede nudo.

La Marzadori e la Bernardi giocano con l'album delle figurine dei professori per organizzare la commissione giudicatrice favorevole per l'esame da associata della Bernardi. Il Magnifico, e solo lui, può decidere del loro futuro. Intanto Ferrari comincia a vedere nudi, anche gli altri, anzi le altre.

Nemmeno i rimedi antichi di Jerry aiutano Ferrari a liberarsi della sua lingua blu. Una zuppa da lui preparata nella portineria sembra l'ultima speranza. Che brutta giornata ha scelto D'Ambrosio per presentare alla Marzadori il suo progetto di sostegno agli studenti in difficoltà. La Marzadori ha in testa appalti, carriera, classifica, altro che studenti.